Circa 120 studenti provenienti da diversi istituti superiori della Capitale hanno fatto tappa lo scorso 19 marzo presso il Museo di Carattere Nazionale C.R.P. di Padriciano, accompagnati dai loro insegnanti e da una rappresentanza istituzionale di Roma Capitale. La visita alla mostra dell'unico Campo Profughi giuliano-dalmata ancora esistente in Italia si situa nell'ambito del "Viaggio del Ricordo", appuntamento che annualmente vede le scuole romane impegnate in una tre giorni tra Venezia Giulia ed Istria, alla scoperta della storia e delle tragiche vicende che funestarono questa regione nel secolo scorso. Gli studenti, provenienti dal sacrario di Redipuglia, hanno anche visitato nella stessa giornata la Foiba di Basovizza e la Risiera di San Sabba.
Ad accoglierli presso il Museo di Padriciano il Presidente dell'Unione degli Istriani, Massimiliano Lacota, i vicepresidenti Enrico Neami e Nelia Verginella ed i consiglieri di Giunta Manzutto, Fava e Brandmayr.
Dopo il saluto del Presidente Lacota al gruppo raccolto all'esterno dell'edificio, gli studenti, divisi in gruppi, sono stati accompagnati nella visita alla mostra, che ha destato in loro viva impressione, rappresentando così plasticamente una realtà, quella dei campi profughi, a loro quasi totalmente sconosciuta. Gli studenti hanno potuto in particolare comprendere quali fossero le condizioni, spesso ai limiti dell'umana dignità, in cui vennero per lunghi anni relegati i profughi giuliano-dalmati, in un periodo che per il resto d'Italia segnava la riscossa dalle privazioni della guerra ed il boom economico. Sovraffollamento, problemi igienico-sanitari e promiscuità erano una costante afflizione per i profughi, che si sommava alle difficoltà psicologiche, che portarono a volte al suicidio, di chi si vedeva relegato ad una vita priva di prospettive, ormai lontano dalla propria terra e dalle proprie abitudini e tradizioni.
Il gruppo di studenti è infine partito alla volta dell'Istria, dove ha visitato il Centro Ricerche Storiche di Rovigno.